Piogge torrenziali, allagamenti, venti fino a 100 km/h, che in alcune zone diventano vere e proprie trombe d’aria. L'ondata di maltempo particolarmente intensa che ha colpito nelle ultime ore l'Italia ha provocato in tutto otto morti. Tre nel Lazio e uno in Campania. Mentre risulta ancora disperso il proprietario della barca a vela finita domenica contro uno dei moli del porto del quartiere Lido di Catanzaro. Si tratterebbe di un cittadino di nazionalità turca. In provincia di Frosinone, a Castrocielo, due le vittime, a causa di un albero che ha investito l’auto sulla quale viaggiavano. A perdere la vita Rudy Colantonio, imprenditore di Arce e un suo amico e collaboratore, Antonio Russo. L'auto è stata travolta dal pino che non ha dato scampo ai due occupanti. Un vigile del fuoco volontario è morto a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano, travolto da un albero caduto per il forte vento.
Un morto anche a Terracina, in provincia di Latina, dove due uomini sono rimasti schiacciati nell’auto su cui si è abbattuto un albero durante una tromba d’aria: Nunzio Cervoni, 57 anni, è morto sul colpo, mentre Ernesto Cicci, 54, è in ospedale con una frattura alla clavicola. I due lavoravano insieme in un take away di pesce. Anche a Napoli n giovane di 21 anni, della provincia di Caserta, è stato ucciso da un albero che gli è crollato addosso mentre camminava in via Claudio, nel quartiere Fuorigrotta. Il ragazzo, Davide Natale, è stato portato nel vicino ospedale San Paolo dove però è deceduto. È rimasta trafitta anche una donna, che sarebbe in gravi condizioni. Una donna, Vincenzina Bruzzone, 88 anni, è morta ad Albisola Superiore, in provincia di Savona: durante una tromba d'aria, è stata colpita da un oggetto fatto volare dal vento. Un padovano di 49 anni, Sandro Pompolani, è morto travolto da un albero durante un forte temporale che si è abbattuto in serata a Feltre (Belluno). Un uomo è caduto da un tetto ad Ancona: è grave. Gravissimo anche un giovane colpito da un albero nel torinese. Il Viminale ha invitato i prefetti a valutare la chiusura di scuole e uffici e limitare gli spostamenti. La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha chiesto una commissione d'inchiesta. Il premier Giuseppe Conte: «Stiamo monitorando la situazione». Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli: «I fiumi vanno puliti e gli alberi potati».
In diverse città, a partire da Roma, lunedì le scuole sono rimaste chiuse e rimarranno chiuse anche domani (qui l'elenco, città per città). Il picco del maltempo, secondo la Protezione Civile, si è registrato nel pomeriggio di lunedì, con precipitazioni persistenti e diffuse su tutto il nord Italia, in particolare su Alpi, prealpi e zone pedemontane. Record di interventi dei vigili del fuoco: 1.600 gli interventi effettuati nella sola giornata di lunedì. La maggior parte degli interventi, 700, sono stati fatti in Toscana; altri 400 nel Lazio - la metà dei quali a Roma - e 200 in Veneto e Liguria. Anche domani resta però l'allerta rossa nelle regioni più colpite: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Liguria. Allerta arancione e gialla in altre regioni, in particolare nel'area del centro Italia. La conferma dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. I fenomeni temporaleschi e il vento forte dovrebbero poi cominciare ad attenuarsi nella stessa giornata di domani, in orario avanzato.
Rallentati i treni dell'alta velocità al Nord per quasi tutta la giornata. Treni bloccati e diverse soppressioni sulla linea Milano-Lecco-Sondrio a causa dei danni del maltempo. In seguito all'incendio divampato nella stazione ferroviaria di Caserta a causa di un fulmine che ha colpito una centralina elettrica, i treni Roma-Foggia (8319) e Roma-Lecce (8323) stanno retrocedendo a Roma. Mentre il treno Lecce-Roma (8326) sta retrocedendo a Lecce, l'Intercity (704) Bari-Roma tornerà a Bari, e il `no stop´ Roma-Bari (8325) è stato cancellato. Martedì mattina sono cancellati i treni Foggia-Roma delle ore 5, e il `no stop´ Bari-Roma delle 6.24. Confermata la partenza del Lecce-Roma delle 5.50. Blocco dei treni metropolitani e ripercussioni anche sui convogli regionali e Intercity dal tardo pomeriggio sulla linea ferroviaria tra Genova e il levante per via della mareggiata che sta letteralmente investendo parte dei binari all'altezza di Nervi. A causa del forte vento un palo è crollato sulla motrice di un treno a 150 metri dalla stazione di Bogliasco lungo la linea Genova-La Spezia. L'incidente ha provocato un principio di incendio sul convoglio.
Raffiche di vento a 180 km orari nel Savonese. Diverse le criticità, da Nord a Sud: in Liguria massima allerta per le piogge abbondanti, che hanno raggiunto i 400 mm in alcune zone dell’area genovese e per una delle mareggiate più potenti degli ultimi anni. I torrenti, a partire dal Bisagno e dal Polcevera, sono tutti monitorati con attenzione, mentre prosegue il costante monitoraggio con i sensori del Ponte Morandi. A Genova le piogge hanno provocato uno smottamento sotto il ponte dell’autostrada vicino a Staglieno. Per questo quattro famiglie sono state sfollate. A causa della mareggiata e del forte vento che per tutta la giornata di lunedì ha colpito la regione — onde alte 8-10 metri stanno flagellando la costa — il governatore Giovanni Toti ha deciso la chiusura dei porti: nella notte nessuna nave salperà né dal porto di Genova né dagli altri porti liguri. Le navi destinate all’attracco non attraccheranno ma resteranno a 10 miglia dalla costa in attesa della fine del maltempo. La mareggiata ha poi portato l’acqua sulla statale Aurelia a Sestri Levante e i tecnici dell’Anas hanno deciso di chiudere la statale all’altezza delle gallerie di Sant’Anna, in entrambe le corsie di marcia. L’Aurelia resterà chiusa fino alla fine della mareggiata. Acqua e detriti hanno invaso la carreggiata. Il mare ha allagato anche piazza Matteotti e parte del centro storico. Decine i natanti danneggiati in porto. Problemi al traffico sull’A26 Genova-Gravellona a Ovada (Alessandria) per una forte bufera di vento: le raffiche hanno portato sulla carreggiata alberi e cartelli stradali. La strada è stata chiusa in direzione sud, si viaggia su una corsia. Autostrade per l’Italia segnala traffico bloccato anche verso Gravellona tra il bivio per la A10 e Masone. Sul posto personale della società e mezzi di soccorso. Vento molto forte anche nell’Acquese dove, a Spigno Monferrato, è stata chiusa la Provinciale 128 per la caduta di numerosi alberi.
Una tromba d’aria, accompagnata da grandine, pioggia torrenziale, vento a 100 km/h e mareggiata ha colpito La Spezia. Caduti alcuni container in porto e ordinata l’evacuazione di alcuni edifici a Monterosso, uno dei Comuni alluvionati nel 2011, quando alle Cinque Terre ci furono diversi morti. Due persone rimaste intrappolate nell’auto in un sottopasso sono state salvate con un gommone dei vigili del fuoco. A Levanto, ordinata l’evacuazione di negozi e abitazioni del centro storico che si trovano in seminterrati e piani terra. Il Comune di Chiavari ha diramato una «fase di allarme» per il pericolo dell'esondazione del torrente Entella.
L’alta marea è salita nel pomeriggio di lunedì, velocissima, a Venezia, raggiungendo il record di 156 centimetri, lasciando il centro storico allagato per il 70%. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile, accogliendo così la richiesta del presidente della Regione Veneto. Lo spettro dell’alluvione del 1966 è continuamente evocata in queste ore: il Veneto fu tra le regioni più colpite, con estese inondazioni, molte frane e decine di morti. Gli stabilimenti Luxottica rimarranno chiusi ad Agordo e Cencenighe (Belluno) fino a domattina, a causa condizioni meteorologiche nella valle del Cordevole. Paura per il Piave: il sindaco di Breda di Piave (Treviso), ha emesso un'ordinanza di evacuazione immediata di alcuni edifici situati nell'area vicina.
Un violento nubifragio con tuoni, lampi e raffiche di vento si è abbattuto nel tardo pomeriggio sul Bolognese. Non sono state segnalate situazioni di emergenza e non risultano feriti, ma i vigili del fuoco sono impegnati con tutte le squadre disponibili su una sessantina di interventi fra la città, la zona collinare e la prima pianura, per alberi caduti, tetti o cornicioni pericolanti e allagamenti.
Emergenza maltempo anche in Piemonte, con allerta arancione nel Nord e Sud della regione, Verbania, Biella e Alessandria (dove sono chiuse le scuole), e gialla nel resto del territorio. Il fiume Sesia, nel tratto a valle dell'ingresso in pianura, è prossimo al livello di guardia.
In Friuli Venezia Giulia, dove la Protezione Civile ha diramato l’allerta rossa, si registrano strade interrotte, famiglie evacuate, esondazioni dei fiumi in Carnia e Valcellina, e si attende l’arrivo dello scirocco a 150 km/h. Scuole chiuse nelle aree più a rischio delle province di Udine e Pordenone. Una frana ha interrotto la strada di accesso al ponte di Luincis, che collega la località San Martino a Ovaro, a Udine. Ed è crollato un ponte sul torrente Degano, in località Comeglians, in provincia di Udine, lungo la strada statale 465.
Allarme rosso anche in Trentino Alto Adige, dove si sono avute forti precipitazioni piovose e neve sui rilievi oltre i 2200 metri. Fiumi esondati, canali straripati hanno allagato i campi coltivati, mentre frane e smottamenti hanno costretto le autorità a chiudere arterie sia principali che secondarie. In alcune zone sono caduti anche 300 millimetri di acqua e sui rilievi la neve ha raggiunto anche gli 80 centimetri. Interrotto il traffico ferroviario lungo la linea del Brennero, dove Sad e Trenitalia hanno predisposto servizi di autobus sostitutivi. Tanti i disagi a viabilità e mobilità in Alto Adige: dopo la chiusura per frana, lunedì mattina l’Autostrada del Brennero è stata riaperta per il traffico in entrambe le direzioni tra Vipiteno ed il Brennero e poi nuovamente chiusa, per precauzione, per il rischio di caduta di un traliccio dell’alta tensione, e poi riaperta a una sola corsia; chiusure e interruzioni per le statali di Brennero, Val Venosta, Dolomiti, Val Badia, Alemagna, Val d’Ega, Val Gardena, Passo Monte Croce Comelico e Passo Lavazè. Disagi, inoltre, per circa 1.500 utenze rimaste senza energia in alcune zone di Val Gardena, Val d’Ultimo, Val Senales, Corvara e Anterivo. A disposizione della popolazione c’è il numero verde della centrale di emergenza 800751751. Interrotto il traffico ferroviario lungo la linea del Brennero, dove Sad e Trenitalia hanno predisposto servizi di autobus sostitutivi. Il fiume Adige ha superato il livello dei 4,95 metri nei pressi del ponte di San Lorenzo e quota 5,29 a Bodestro (verso Borghetto). Nella notte tra lunedì e martedì è stata aperta, in accordo con la Lombardia, la galleria Adige-Garda che permetterà di deviare parte della portata del fiume, alleggerendo la pressione sul veronese. A Chiusa, in Alto Adige, nel corso della notte è previsto l’arrivo dell’ondata di piena del fiume Isarco. La zona critica in Val Pusteria è invece quella di Vandoies, dove è attesa l’ondata di piena della Rienza.
Il centralino unico d’emergenza della Protezione civile del Trentino è stato contattato da oltre 2.500 chiamate , quello del Vigili del fuoco ha superato in serata oltre 1.000 richieste, mentre gli interventi dei pompieri sull’intero territorio hanno superato quota 3 mila con oltre 1.800 uomini impegnati. Due di loro sono stati ricoverati — in condizioni non gravi — all’ospedale Santa Chiara dopo essere stata travolti da una frana mentre cercavano di liberare la strada di Montevaccino. Nella notte è salito il numero di sfollati: 200 solo a Dimaro — comune vicino a Madonna di Campiglio sede del ritiro estivo della squadra del Napoli — è esondato il torrente Meledrio e l’acqua, mista fango, ha raggiunto il paese invadendo i locali di superficie di numerose abitazioni: sono state evacuate circa 200 persone che saranno ospitate nella notte, per la maggior parte, da parenti e amici. Nel corso dell’intervento, i vigili del fuoco hanno soccorso tre persone, parzialmente intrappolate dal fango, una delle quali risulta ferita ad una gamba. La Valsugana è stata interessata da diverse trombe d’aria: nella zona di Novaledo scoperchiate 9 abitazioni. La ferrovia della Valsugana è interrotta tra Grigno e Primolano per caduta alberi e l’esondazione del fiume Brenta.
Flagellata la Toscana: fin dalla prima mattina di lunedì ci sono stati interventi dei vigili del fuoco per cornicioni pericolanti e alberi caduti: uno ha centrato un'auto a Carrara. Sul mezzo fortunatamente non c'era nessuno ma la macchina è andata distrutta. La provincia di Grosseto è tra le più colpite. All'alba Punta Ala era isolata per la caduta di alberi sulla strada e su un paio di case. In provincia di Pisa raffiche fortissime di vento hanno provocato danni gravi ad abitazioni del comune di Orciano Pisano. Grave la situazione anche in provincia di Livorno. A Rosignano Marittimo una tromba d'aria ha abbattuto un capannone e creato diversi danni nelle zone interne, con muri abbattuti e cassonetti spostati anche di diversi metri. All'Isola d'Elba il mare è finito sulla strada. I traghetti sono fermi. Il forte vento ha scoperchiato il tetto di un supermercato ad Arezzo. La copertura è finita su una cabina elettrica provocando un black out nella zona. Anche a Carrara il tetto di una chiesa si è scoperchiato, e solo grazie a 1000 sacchi di sabbia l'ospedale di Pontremoli si è salvato dalla piena del fiume Magra. Oltre 40mila utenze senza luce in Toscana.
Puglia Vento forte nel Tarantino. A Manduria è caduto il timpano della chiesa di San Michele Arcangelo. Ingenti i danni con il crollo di muri di cinta, balconi, cornicioni, segnali stradali, insegne dei negozi, pali dell’illuminazione, di numerosi alberi. Una tromba d’aria, partita dalla zona interna e trasferitasi velocemente verso la costa adriatica, in soli 15 minuti ha attraversato i territori di Manduria e Martina Franca fino a colpire gran parte della provincia di Brindisi, distruggendo strutture, pergolati e muretti, sradicando gli ulivi secolari e non, spazzando via le olive. «Il quadro è apocalittico. Vedere alberi di dimensioni notevoli sradicati e le campagne coperte da un manto di olive è desolante», ha denunciato il Presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco.
Interrotti i collegamenti tra il porto di Termoli e le Isole Tremiti (Foggia). La Capitaneria di Porto di Termoli ha diramato un avviso di burrasca, inviato a tutti gli operatori marittimi e portuali, valido fino alla serata, per mare molto mosso e vento di sud-est forza 8 in aumento.
Sardegna Dopo una notte passata tra tempeste di fulmini e pioggia torrenziale, che ha creato disagi nel Nuorese con alcuni rioni di Fonni trasformati in fiumi per l’esondazione di un corso d’acqua, il Nord Ovest è stato colpito da una violenta grandinata. Ad Alghero, dove è crollata parte del tetto del teatro, chicchi di grandine grandi come palle da tennis hanno spaccato vetri e danneggiato auto, tanto che il sindaco Mario Bruno ha pronta la richiesta di stato di calamità alla Regione. Sempre nella cittadina catalana un volo Ryanair è stato dirottato a Olbia. È stato invece ritrovato da una pattuglia del Corpo forestale Alessio Anedda, il pescivendolo di 48 anni di Carbonia disperso dalla tarda mattinata nei boschi di Pantaleo, tra Santadi e Capoterra, nel sud Sardegna.
Calabria Numerosi interventi dei vigili del fuoco anche in Calabria: nel Crotonese sono stati tratti in salvo alcuni anziani rimasti isolati nella loro abitazione.
Continua l’allerta per il maltempo in tutta la Lombardia. Tanti i disagi soprattutto a Milano, dove lunedì è scattato il codice rosso per il rischio di esondazione di Seveso e Lambro. Piogge intense e vento forte hanno interessato in particolare il Lodigiano e la provincia di Sondrio. In Val Seriana tre ponti sul fiume Serio sono stati transennati, mentre il fiume Brembo è sorvegliato speciale, avendo superato la portata massima. A Milano, due alberi sono caduti sulle auto, in due distinti episodi: il bilancio è di due feriti e di 4 altre persone coinvolte. Massima attenzione al Po, il cui livello - stando ai dati della Coldiretti - è salito già di oltre 2,5 metri nelle ultime 24 ore.
Al Politecnico di Milano sono caduti dei pannelli a causa delle infiltrazioni d’acqua, ma non ci sono stati feriti tra gli studenti. A scopo precauzionale, con un'ordinanza, il Comune di Milano ha evacuato lunedì sera le tre comunità nell'area del Parco Lambro (Exodus di don Mazzi, Camaldoli e Ceas): le persone sono state ospitate nella palestra del centro sportivo Saini. Il Dipartimento della Protezione Civile, d'intesa con le regioni coinvolte, sta valutando di deviare parte della portata dell'Adige verso il lago di Garda, per evitare che la piena del fiume arrivi in pianura Padana.
Valtellina e Valchiavenna In Valtellina, 180 turisti sono al momento bloccati negli alberghi al passo dello Stelvio. A causa delle forti nevicate, sono state infatti chiuse entrambe le strade che salgono al passo, sia quella lombarda che quella altoatesina, e quindi i turisti presenti sul ghiacciaio dove si scia tutto l’anno sono bloccati nelle strutture alberghiere, in attesa della riapertura delle strade. In una piccola frazione della Valtellina, Arigna, una voragine si è aperta lungo la strada diretta al paese, la carreggiata ha ceduto e si è creato un buco nell'asfalto di quasi 2 metri quadrati: 40 persone sono rimaste isolate.E per una frana sono rimaste isolate altre 800 persone a Buglio in Monte (Sondrio).
Alberi caduti in strada a Roma, dove ieri la sindaca ha ordinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, e a Fiumicino. Oltre 100 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco in 8 ore per coperture divelte, intonaci, tegole, pali e cartelloni caduti e oltre 250 interventi per alberi caduti. Alcune strade della Capitale sono state chiuse, con inevitabili ripercussioni sulle linee del trasporto pubblico e sul traffico cittadino. La Protezione Civile di Roma Capitale ha chiesto di «limitare gli spostamenti all'indispensabile in considerazione del possibile peggioramento delle condizioni atmosferiche delle prossime ore e per favorire la circolazione dei mezzi di soccorso». Un grosso albero è caduto su una palazzina di via Edgardo Ferrati in zona Garbatella a Roma, finendo sul terrazzo condominiale e danneggiandolo. L'edificio, dove abitano sei nuclei familiari, è stato evacuato dai vigili del fuoco.
In Campania, dove si è avuta una vittima, il forte vento di scirocco e il mare agitato hanno anche portato alla cancellazione dei collegamenti con le isole di Capri, Ischia e Procida. In queste due isole, peraltro, i sindaci hanno deciso di chiudere le scuole. A Procida, il primo cittadino ha emanato una nota nella quale invita la cittadinanza a «evitare di uscire di casa se non strettamente necessario». La Direzione del Parco archeologico di Pompei ha disposto «a causa del forte vento, la chiusura immediata degli scavi di Pompei», al fine di garantire l’incolumità dei visitatori.Una intera parete di lamiera di una palazzina si è staccata nel pomeriggio di oggi per il forte vento ad Atripalda, in provincia di Avellino. Le lamiere sono piombate su tre vetture di passaggio lungo via Appia. La Porta Santa della Basilica della Beata Vergine del Rosario di Pompei (Napoli), chiusa da anni, si è improvvisamente spalancata da sola e in molti hanno gridato al miracolo.Otto gli aerei dirottati da Capodichino. Martedì gli scavi di Pompei resteranno chiusi almeno fino alle 11.
Il vento ha causando danni e disagi in Sicilia. Sei voli Ryanair in arrivo all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo sono stati dirottati a Fontanarossa di Catania o a Trapani. Per le forti raffiche di vento due alberi sono caduti sulla A19 Palermo-Catania: due persone che erano a bordo di un’auto sono rimaste lievemente ferite e sono state trasportate in ospedale.
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