La casa di riposo di Bolca diventerà un piccolo albergo | L'Arena

2022-08-13 07:01:44 By : Ms. Helen H

Società Athesis S.p.A. – Corso Porta Nuova, 67 – I-37122 Verona (VR) – REA: VR-44853 – Cap. soc. i.v.: 1.768.000 Euro – P.IVA e C.F. 00213960230

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«Se avesse il doppio dei posti ora disponibili avremmo comunque il pienone, viste le richieste a non finire per posizione, clima, cucina e servizi assistenziali». È la ciliegina sulla torta di compleanno del Soggiorno per anziani San Camillo di Bolca che ha festeggiato un compleanno slittato dal decimo all'undicesimo anno a causa della pandemia. Tante le autorità che il presidente Rosario Naddeo ha invitato sabato scorso per condividere un percorso, iniziato nei primi anni 2000, con la posa della prima pietra nel 2005, l'accordo per la gestione nel 2010 e il taglio del nastro il 16 luglio 2011.

La cerimonia «Ora come allora», ha rimarcato il presidente della Fondazione don Mozzatti d'Aprili di Monteforte che gestisce la struttura fin dalla nascita, «la soddisfazione per i risultati conseguiti è grande. Guardiamo al futuro, dandoci una mano per crescere ancora». Il sogno che aleggia da tempo e che si delinea all'orizzonte è l'ampliamento dell'offerta di servizi con l'ultimazione del piano alto dell'edificio, ancora al grezzo, da adibire a stanze in modalità alberghiera per ospiti autosufficienti, soggiorni climatici, ma anche per familiari che volessero usufruire di questa opportunità di alloggio per qualche giorno. Una ricettività alternativa che aggiungerebbe valore alla struttura e attualmente al vaglio dell'amministrazione.

Protagonisti della festa sono stati gli anziani ospiti della Casa, seduti nei primi posti in platea rigorosamente separati dagli invitati, confortati da una gradevole temperatura e dalla presenza di tre sacerdoti: i parroci della Lessinia orientale don Michele Valdegamberi e don Alessandro Scandola, il quale ha avuto parole di riconoscenza per il concelebrante padre Carlo Vanzo, camilliano per molti anni direttore generale dell'ospedale San Camillo di Venezia, definendolo «padre spirituale della Casa di riposo di Bolca». Grazie a lui una reliquia del Santo è, racchiusa, dal 25 giugno 2005, nella prima pietra delle fondamenta.

Alleanza tra Comuni La presenza di Stefano Presa, sindaco di Vestenanova, e di Roberto Costa, sindaco di Monteforte d'Alpone, ha sancito e testimoniato l'essenziale intesa che fu, ed è tuttora, fondamentale fra i due Comuni a valle e a monte della Val d'Alpone ai fini di una gestione ottimale della struttura, dei servizi e degli operatori a beneficio degli anziani ospiti. Un grande grazie il presidente Naddeo lo ha indirizzato a quanti nei primi anni Duemila hanno saputo concretizzare in territorio montano una struttura accogliente per non autosufficienti, dotandola di alcuni importanti servizi sanitari per la popolazione e ora fiore all'occhiello della Lessinia. Fra gli artefici principali che hanno fatto nascere la Casa di Bolca, presenti alla festa, c'erano Edo Dalla Verde (allora sindaco) e Carlo Bogoni ( allora presidente don Mozzatti). Ma anche Carlo Bergamasco e altri esponenti della don Mozzatti di Monteforte, Maria Beatrice Gazzola, dell'Ulss 9 Scaligera, e il senatore Massimo Ferro. Prima della messa, il Cda della don Mozzatti ha consegnato le benemerenze agli operatori della casa San Camillo per l'encomiabile assistenza agli anziani durante la pandemia. •.

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