Giovanni Verga, gli aforismi e le frasi più belle

2022-08-08 09:07:16 By : Mr. sand duan

MILANO – Il 2 settembre 1840 nasceva a Vizzini Giovanni Verga, uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana, padre del Verismo e autore di uno de “I Malavoglia”, uno dei più importanti romanzi dell’Ottocento. In occasione dell’anniversario, vi proponiamo i suoi aforismi più famosi.

Clicca qui per leggere e condividere gli aforismi dello scrittore ! 

“Siamo degli umili fiorellini avvezzi alla dolce tutela della stufa, che l’aria libera uccide.”

“Il matrimonio è come una trappola di topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi.”

“Cane affamato non teme bastone.”

“Chi ha roba in mare non ha nulla.”

“Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.”

“I vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi l’acqua l’un l’altro.”

“Né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto.”

“Uomo povero ha i giorni lunghi.”

“Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riuscire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.”

“Sì, Milano è proprio bella, amico mio, e credimi che qualche volta c’è proprio bisogno di una tenace volontà per resistere alle sue seduzioni, e restare al lavoro. Ma queste seduzioni sono fomite, eccitamento continuo al lavoro, sono l’aria respirabile perché viva la mente; ed il cuore, lungi dal farci torto non serve spesso che a rinvigorirla. Provasi davvero la febbre di fare; in mezzo a cotesta folla briosa, seducente, bella, che ti si aggira attorno, provi il bisogno d’isolarti, assai meglio di come se tu fossi in una solitaria campagna. E la solitudine ti è popolata da tutte le larve affascinanti che ti hanno sorriso per le vie e che son diventate patrimonio della tua mente.”

“Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all’anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: — Roba mia, vientene con me!”

“Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n’erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all’opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev’essere. Veramente nel libro della parrocchia, si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all’Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull’acqua, e delle tegole al sole.”

Dalle basi del diritto ai grandi classici della letteratura e della saggistica mondiale, ecco i 10 libri che dovrebbero leggere i politici.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Amicizia, dieci letture che raccontano storie di amicizia e fedeltà che superano il tempo e lo spazio

Dallo studio delle costellazioni ai segreti del marketing, ecco l’iniziativa del Sole 24 Ore, che propone 5 libri per allenare in modo originale il cervello mentre ci si diverte.

“L’arte di sbagliare alla grande” è un libro di Enrico Galiano, una lettera a cuore aperto dedicata a tutti coloro che nella vita si sono sentiti e si sentono un po’ persi ed erranti.

Scomparso all’età di 92 anni, Pietro Citati nella sua lunga riflessione ha spaziato da Omero a Proust, da Leopardi a Goethe, da Manzoni a Kafka. Nel 1984 ha vinto il premio Strega con la biografia Tolstoj.

Dopo il successo della raccolta fondi, l’iniziativa “5000 libri in ucraino per le bambine e i bambini rifugiati in Italia” continua con la stampa dei 5 volumi protagonisti del progetto.

Avete programmato una vacanza in montagna ma non avete ancora scelto il libro che accompagnerà le vostre ore di fresco riposo? Ecco qui per voi bei 5 libri da leggere in montagna, da Paolo Cognetti a Ilaria Tuti.

Perché dovremmo leggere, ancora oggi, “L’alchimista” di Paulo Coelho? Quali sono gli insegnamenti preziosi al suo interno?

Mario Desiati e il suo “Spatriati” superano l’ultima uscita di Joël Dicker. Scopriamo tutti gli altri titoli presenti fra i 10 libri più venduti della settimana.

In diversi ambiti, è emerso il potenziale della scrittura quale cura di sé, in quanto permette di esplicitare, comprendere e metabolizzare il proprio disagio e anche di intraprendere un nuovo cammino, cercando di voltare pagina

Libreriamo è la piazza digitale dedicata a chi ama la cultura.