Un tempo azienda vinicola, "Cas'Amaro" è un progetto di recupero che fa della tradizione il punto di partenza per un turismo enologico di lusso
A chi non è capitato di imbattersi, almeno una volta, in vecchi casolari abbandonati con tetti sfondati dalle piante o calcinacci ricoperti dall’edera? In quelle circostanze, è possibile chiedersi: chi ha vissuto, lì, in precedenza? Rispondendo a questa curiosità, ad Aldeia Galega da Merceana, in una zona rurale del Portogallo occidentale, Atelier Central Arquitectos ha deciso di recuperare una vecchia azienda vinicola lasciata per anni in rovina, e farne una destinazione d’eccezione per il crescente turismo enologico.
Cas’Amaro è un progetto di riqualificazione che scommette sul futuro e sul passato, strizzando l’occhio alla tradizione dei mezzi di produzione di un’eccellenza locale, utilizzando in larga parte le strutture e alcuni arredi originali e implementando l’edificio per soddisfare i più alti standard moderni. Un connubio che funziona senza soluzione di continuità anche grazie ai materiali scelti tra quelli poveri reperibili a poca distanza, quali: agglomerato di sughero nero come isolante termico, malta di calce bianca e tegole riciclate. Un grande ibrido, dunque, che si innesta lontano dalle principali rotte per attirare una clientela di nicchia - perfetta per rivalutare un patrimonio a basso costo che altrimenti sarebbe andato perduto per sempre.
Il complesso si divide in due corpi principali. In quello originale sono stati ricavati tutti gli spazi comuni tra cui un living, una sala da pranzo, una cucina e la reception. A colpire è l’altezza delle pareti sulle quali svetta un grande soffitto a capriata con travi in legno a vista. Originali anche il pavimento in cemento e il grande torchio. Le novità riguardano invece le più abbondanti aperture a ovest e a est, in direzione del vigneto, e gli schermi in pino, trattato con olio naturale, per riparare dal sole battente. La cappa e il camino sono invece stati sostituiti per costruire il vero cuore dell’interno: quello attorno a cui riunirsi.
Gli appartamenti sono stati realizzati all'interno di un nuovo edificio in parte interrato, che emerge dal terreno come un grande masso. La massa stessa dela struttura, che si erge sulla pendenza del terreno, permette di godersi il panorama dei vigneti anche dai balconi esposti a sud e nasconde spazi di servizio come il parcheggio delle auto, completamente invisibile a prima vista. Sul tetto, gli architetti hanno posizionato una infinity pool, raggiungibile attraverso una scala interna. I due edifici comunicano grazie a un tunnel sotterraneo in cemento, dotato di un lucernario circolare che lascia filtrare la luce naturale. Il contatto con l’ambiente circostante è garantito dal mantenimento della stessa partizione del podere, attraversato da un sentiero di ghiaia che si snoda tra alberi e piante aromatiche. Qui gli ospiti hanno a disposizione un barbecue e un’area per la degustazione dei vini, all’ombra di un piccolo pergolato con un traliccio che permette alle viti di arrampicarsi e crescere.