C’è chi guarda alla distesa di asfalto nero che in piena estate trasforma la piazza in un forno e chi al reticolato di piastrelle verniciate di rosso, chi alle fioriere posizionate direttamente davanti agli attraversamenti pedonali e chi alle sei piazzole per il carico e scarico merci abbastanza grandi da ospitare dei carri armati: fatto sta che il nuovo aspetto di piazza Cortevecchia sta suscitando reazioni tra passanti, commercianti e sui social network che si alternano tra l’indignazione e il sarcasmo. Il nuovo look, insomma, sembra bocciato su tutti i fronti: sia dal punto di vista estetico che per quanto riguarda la funzionalità.
C’è però un altro fatto singolare. Quando un’opera pubblica presenta dei problemi o viene valutata negativamente, in genere ci si chiede anche di chi è la responsabilità politica: chi ha voluto l’opera in questione? Chi l’ha progettata, approvata, realizzata? È qui che inizia il piccolo ‘giallo’ di piazzale Cortevecchia. Perché oggi sia la nuova che la vecchia amministrazione negano il proprio coinvolgimento nel progetto della nuova piazza. E imputano all’avversario politico la responsabilità del suo nuovo aspetto e della sua realizzazione.
Su Facebook – vera anticamera del consiglio comunale – gli animi si scaldano. Roberta Fusari e Aldo Modonesi attaccano la giunta: “Centro storico di Ferrara, sito Unesco, piazza Cortevecchia pedonalizzata e finalmente liberata dalla auto. Asfalto nero. È possibile? – scrive Fusari – È stata dichiarata l’emergenza climatica quattro giorni fa all’unanimità dal consiglio comunale. No, non è possibile, nemmeno per una soluzione temporanea. Mi spiace, governare non è una passeggiata”. Modonesi scrive invece: “ Ma se la nuova piazza Verdi è stata definita “una colata di cemento”, allora come definiamo la nuova piazza Cortevecchia? Spero vivamente che nell’intervento definitivo si faccia riqualificazione vera, altrimenti era quasi meglio lasciare il parcheggio”.
Secondo l’attuale opposizione il nuovo aspetto della piazza, e in particolare l’asfaltatura, sono state quindi decise dalla nuova amministrazione. Ma a questo punto, sempre via social, interviene l’assessore ai lavori pubblici Andrea Maggi ribaltando completamente la tesi: “Ai vecchi amministratori (che evidentemente hanno memoria corta) che si sorprendono per i lavori in piazza Cortevecchia, ricordo che il progetto per la parte pedonale era stato pensato proprio dalla vecchia Giunta! Si tratta di lavori che ci siamo trovati già appaltati e che stiamo terminando con una corsa contro il tempo per consentire lo svolgimento del Busker Festival. Rassicuro invece i ferraresi che metteremo mano definitivamente a piazza Cortevecchia, per darle il decoro la dignità che merita, con il metodo che abbiamo già adottato e che è opposto a quello della precedente giunta: ascoltando e confrontandoci con tutti i possibili interlocutori”.
Le due versioni, ovviamente, fanno fatica a stare insieme e rimane l’impressione che da entrambe le parti venga omesso qualche dettaglio. Ma quindi di chi è la responsabilità della ‘nuova Cortevecchia’? La risposta esatta in realtà era stata anticipata sette mesi fa durante la conferenza stampa sui 10 milioni di investimenti in nuovi parcheggi dall’architetto e dirigente tecnico del Comune Enrico Pocaterra, che come riportato dal Resto del Carlino affermò che “il progetto definitivo di sistemazione dell’area pedonale non è stato ancora definito; stiamo ragionando con gli architetti sul tipo di funzioni e di arredi che si intendono dare, ma servirà ancora un po’ di tempo”, aggiungendo che in ogni caso il tutto sarebbe dovuto passare per l’approvazione della nuova giunta.
Secondo le fonti che abbiamo interpellato, nei piani della vecchia giunta rientravano alcune delle caratteristiche che si possono osservare oggi, come il reticolato in piastrelle rosse (o pitturate di rosso), che dovrebbe servire a delimitare nuovi spazi per le bancarelle, o la divisione tra area pedonale e carrabile. L’asfaltatura della parte pedonale sarebbe invece una nuova e provvisoria soluzione adottata dai tecnici di Ferrara Tua (in origine era prevista una pavimentazione di diverso tipo) e successivamente approvata dalla nuova amministrazione, per consentire la conclusione del cantiere e lo svolgimento dei Buskers in vista di un nuovo ulteriore rifacimento della piazza.
Al di là dei battibecchi e delle responsabilità politiche, l’intera vicenda può muovere anche una riflessione più pragmatica e che ben si applica a tutte le professioni: un lavoro iniziato da qualcuno, e concluso da chi la pensa o lavora in modo diametralmente opposto, in genere lascerà tutti insoddisfatti. Oggi questo è il caso di piazza Cortevecchia, che rischia di pagare la sua natura di ‘ibrido’ a cavallo tra due amministrazioni, oltre che di far pagare alle casse comunali o di Ferrara Tua due rifacimenti nella stessa piazza nel giro di brevissimo tempo: per i lavori attualmente in corso, il costo è di circa 130mila euro.
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