Nucleare: perché dico sì - AgoraVox Italia

2022-07-23 03:29:22 By : Mr. Ken Wan

L'incidente di Fukushima ha messo in luce i rischi delle centrali atomiche. Ma il nucleare non vuole dire solo rischi, ma anche una grande opportunità.

D'accordo, l'incidente di Fukushima ha messo paura un po' a tutti, ma presto la situazione dell'eterno problema dell'approvvigionamento energetico tornerà a ronzare nelle nostre teste. Un problema che ci trasciniamo da troppo tempo, per via dell'ostinazione a guardare al futuro con la tecnologia del passato.

La pianificazione energetica di un Paese va decisa con razionalità, non con istinto. Basterebbe riflettere su due aspetti per riconsiderare sotto un'altra luce la scelta che abbiamo fatto con il referendum di 25 anni fa.

Primo. Quando abbiamo votato contro il nucleare ci avevano promesso un futuro fatto di energia pulita e sicura, proveniente dal sole, dal vento o dalle viscere della Terra. Invece oggi siamo il Paese più tossicodipendente dal petrolio, più inquinato e con le bollette energetiche più care. Non esattamente quel panorama roseo che ci era stato annunciato.

Secondo. Politici ed esperti vari continuano a ripetere che in occasione del referendum gli italiani hanno manifestato la loro volontà contraria all'energia nucleare, ma. Da allora è passato un quarto di secolo, e la sicurezza delle centrali è maggiore rispetto ai tempi di Chernobyl. Quel reattore si incendiò perché era impiegato sia per scopi civili che per scopi militari, mentre tutti gli esperti possono confermare che i reattori nucleari devono essere deputati ad un'unica destinazione, e non due. Dunque fu l'uso improprio a provocare il disastro. Più in generale, se esaminiamo i casi di incidenti nucleari scopriamo che quasi sempre sono dovuti all'errore umano. Il caso di Fukushima, invece, è dovuto alla concomitanza di due eventi (terremoto e maremoto) del tutto imprevedibili, e non certo dalle deficienze della centrale in questione.

Se avessimo saputo che il nostro futuro sarebbe stato questo, avremmo comunque votato per la rinuncia al nucleare?

Tutti parlano dei rischi di questa scelta, ma proviamo un po' ad esaminare i vantaggi:

petrolio e gas emettono anidride carbonica, inquinando l'ambiente. Inoltre hanno bisogno di una quantità incredibile di investimenti in infrastrutture di supporto, come condutture lunghe migliaia di chilometri, piattaforme e petroliere. Il caso del Golfo del Messico e i naufragi avvenuti nel corso degli anni dimostrano quanti danni il petrolio può causare all'ambiente.

Le energie solare, eolica e geotermica sono tutte fornitori di secondo piano e non sono sperimentate su larga scala. Queste tecnologie sono adattabili solo a determinate zone, in funzione rispettivamente dell'illuminazione, della pressione atmosferica e dell'attività fisica del pianeta.

Un ipotetico impianto solare da 1000 megawatt richiederebbe 259 chilometri quadrati di estensione e circa un migliaio di volte il materiale necessario per costruire una centrale nucleare della stessa capacità.

Una libbra di uranio produce l'energia equivalente ottenuta con 35 barili di petrolio. Una tonnellata di uranio produce più energia di diversi milioni di tonnellate di carbone e petrolio, e i costi di trasporto del carburante sono notevolmente inferiori e c'è meno impatto sull'ambiente dalle attività estrattive rispetto a quelle richieste dagli idrocarburi.

L'energia nucleare è l'unica tecnologia collaudata in grado di fornire energia elettrica di base su larga scala, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, indipendentemente dal tempo atmosferico, senza produrre emissioni di anidride carbonica.

Il gas naturale rappresenta l'80% del costo per produrre energia da una centrale elettrica, mentre l'uranio incide sul prezzo finale solo per il 5% -10%.

L'uranio è il combustibile del futuro, e l'energia nucleare è la soluzione al problema della domanda crescente su scala globale. Chi si dichiara contrario non è stato finora in grado di offrire alcuna alternativa alle potenzialità dell'atomo. Senza contare il problema della dipendenza energetica che ci rende schiavi delle vicissitudini interne dei Paesi esteri – Libia docet.

Per tutte queste ragioni dico sì al nucleare.

So che molti non saranno d'accordo, ma prima o poi tutti dovremo fare i conti con la realtà che entro pochi anni la fornitura energetica diventerà una priorità per tutti i Paesi del mondo. Siamo vicini all'esaurimento dei giacimenti dei combustibili fossili e il nucleare rimane l'unica soluzione praticabile. 

Per avere affermato quello che tu dici ,anche dettagliando a sostegno delle mie affermazioni , mi sono beccato dagli " ecointolleranti " che infestano tutti i siti , con scarsa o nulla cognizione di quello che dicono e anche con qualche sospetto di interessi poco chiari , mi sono beccato , dicevo , tutte le offese possibili ed immaginabili . Soprattutto mi hanno catalogato come " un disturbatore " . Ovviamente non ho mai avuto il piacere di una smentita documentata . Il metodo è quello di prendere la dichiarazione del primo tizio di turno in giro per il mondo (volendo se ne trovano a bizzeffe anche con requisiti di prim’ordine ) e farla diventare "parola di Dio" . I santoni sono Tozzi ,geologo televisivo, Bonelli ,presidente dei Verdi , Di Pietro (che ho votato !),i radicali di Pannella ed una qualsiasi delle circa 17 associazioni ecologiste presenti nel paese che non si sa bene di cosa vivano . Ma basta anche la parola della sora Cesira per farli scattare all’unisono .Su Legambiente , a leggere sui siti , qualche grana grossa sta piovendo ,sono curioso di vedere come va a finire.

Non c’e molto da dire: basta uscire dal concetto di "Centrale" e adottare il concetto di distribuzione territoriale- Tanti impianti solari, sia termici che fotovoltaici, su ogni tetto disponibile. L’energia viene sfruttata in loco, senza perdite (e costi) per trasportarla a a centinaia di chilometri. L’immissione sul mercato delle tecnologie già disponibili per produrre utenze ad elevato rendimento, ed è tutto risolto. L’eolico sta dimostrando potenzialità interessantissime per il futuro prossimo. Anche le auto elettriche con prestazioni ed autonomia paragonabili a quelle con motore a a scoppio esistono da anni. Come pure le cognizioni tecniche per far sì che i motori a scoppio consumino molto meno. Il problema non è sul piano tecnico, ma sul piano della politica, delle logiche di potere, degli interessi economici.

Anche il nucleare è una tecnologia vecchia con cui guardiamo al futuro

Quante bugie! 1. Non siamo il paese più dipendente dal petrolio: nel 2008 abbiamo prodotto il 18,71 dell’energia consumata da fonti rinnovabili (debbo ricordarti che l’idroelettrico è fonte rinnovabile e ne facciamo ampio ricorso?) 2. A Fukushima si sono omessi i controlli sui generatori tanto che la IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia aveva ammonito ad effettuarli entro giugno). Tanto che i generatori sono entrati in funzione,ma con un’ora di ritardo, permettendo il surriscaldamento dei reattori (significa che non sono stati danneggiati dallo tsunami). Tu non lo chiami errore umano? E tieni conto che gli operai cono rimasti lì tutto il tempo necessario a cercare di tamponare la situazione: non so se in Italia andrebbe così. Tieni conto che il Giappone è una nazione avanzata nella ricerca scientifica, mentre dall’Italia i "cervelli" fuggono 3. Petrolio e gas inquinano secondo te; anche secondo me. Mentre le scorie nucleari che emettono radiazioni letali per 24.000 anni tu forse le paragoni alla panna montata: io no 4 L’uranio sarebbe il combustibile del futuro: non ti ha detto nessuno che la sua disponibilità residua in termini di tempo è pari a quella del petrolio? Si vede che per te la fine del mondo è molto prossima se nella tua prospettiva il futuro si estende per qualche decina di anni appena 5. Secondo te perché negli Statii Uniti non si sono più costruite centrali nucleari dopo il 1979 (32 anni fa)? Perché gli USA al futuro non ci pensano? No! Anche loro investono sulle fonti energetiche rinnovabili, sulle quali nenache entro in discussione con te perché da quanto scrivi non le conosci per nulla

Perche nessuno parla delle centrali al Torio?

Non riesco ad essere pregiudizialmente contro il nucleare ma non riesco ancora a non pensare a quanto è successo in Giappone, pur con la consapevolezza che tutto è stato dovuto alla comunione dello tsunami e di un sisma di una potenza che, penso, non sarebbe possibile in Italia visto che non siamo alla confluenza di quattro placche tettoniche. Dico penso non essendo un geologo. Ma sono anche convinto che il solare, il fotovoltaico e le turbine che sfruttino il movimento delle maree non potrebbero essere la soluzione finale visto quanto dipendono dalle condizioni meteorologiche. Una parte della soluzione, con il geotermico e le centrali idroelettriche, ma non la finale. Un mix di tutto potrebbe essere la soluzione ma mi fa paura il pensiero del nucleare gestito all’italiana, purtroppo. Per quanto riguarda l’uranio come combustibile del futuro, cerchiamo di non dire inesattezze visto che non è affatto infinito.

1. Le centrali epr non sono sicure

" dipendenza energetica che ci rende schiavi delle vicissitudini interne dei Paesi esteri – Libia docet ." 

Mi risulta che il KIKK-Studie , abbia monitorato dati in un raggio di 5Km dalla centrale ,non 10 e che non sia esente da critiche.

Trozzi ,voglio essere ancora più chiaro nel senso del dato che ho riportato . Tu pensi che le malattie polmonari o anche i tumori da sostanze cancerogene siano percentualmente identici in chi vive nelle vicinanze di un impianto petrochimico ,una centrale a carbone , un’industria siderurgica ,ecc. rispetto a chi vive sul litorale di Forte dei Marmi ? Non ho sottomano alcun rapporto ma ritengo che la risposta sia scontata .

ehhh quando la gente parla solo per sentito dire senza informarsi... 1....l’uranio ha gia’ raggunto il picco di estrazione, nel mondo si sono gia’ intaccate le riserve strategiche. questo significa che, visto che l’italia è un paese totalmente in mano alle mafie, è ipotizzabile che una centrale, partendo anche domani nel costruirla, non possa venire pronta prima di 15 anni, il che vuol dire che l’uranio con cui alimentarla potra’ essere gia’ molto raro e comunque a disposizioni di paesi molto piu’ ’muscolari’ del nostro, notoriamente gia’ con le pezze al deretano e ad altissima possibilita’, direi certa’ di implosione economica e sociale, ergo non avremo i soldi per finirla. Faccio presente che USA e Russia gia’ stanno ricorrendo all’uranio recuperato dalle testate nucleari, se vi leggeste qualche volta i dati di estrazione, vedrete che la produzione è sempre in rosso rispetto alla domanda..e le centrali nel mondo sono molto poche, penso che chiunque sia in grado di estrapolare il significato da cio’.

2......l’energia nucleare, dato del dipartimento dell’energia USA, è la fonte energetica piu’ costosa, considerando i costi di stoccaggio delle scorie, la costruzione della centrale ed il suo smantellamento, che puo’ superare di moltissimo il costo della sua costruzione. In italia paghiamo in bolletta ancora i costi di smantellamento delle centrali, e non è ancora finita(altroche’ incentivi per il fotovoltaico, svegliaaaaaaa una volta per tutte!).

3......la costruzione di centrali sarebbe impossibile, per qualsiasi stato, senza la diretta partecipazione del governo e quindi dei cittadini(il governo paga ed i privati incassano), vedrete che salasso per il governo francese quando sara’ costretto ad affrontare gli smantellamenti, i cittadini restituiranno a caro prezzo quello che non hanno pagato prima, senza contare che non avranno lo spazio per stoccare i materiali contaminati(..altroche’ incentivi per il fotovoltaico bis!)

4....Un incidente ad una centrale provoca danni incalcolabili, fatti di malattie, trasferimento della popolazione (dove? a lampedusa? in altri stati?..siamo un paese grande come un fazzoletto, ed il lavoro per quelle persone?), sottrazione dei terreni alla produzione agricola(visto che le risorse di cibo abbondano nel mondo!), e l’acqua, chi se la beve? i nuclearisti?(se sono coerenti dovrebbero).

5....L’italia e un paese tra i piu’ corrotti al mondo, non mi meraviglierei se per la sabbia per il cemento si utilizzasse sabbia di mare(gia’ esperimenteta), la maggioranza delle imprese di costruzioni sono in odore di mafia. Senza contare il rischio sismico, alla fine le regioni che potrebbero accogliere una centrale sono 3 o quattro, un’altra discriminazione?

6....la centrale nucleare perfetta non esiste, un solo guasto nella sua vita ed è una catastrofe non piu’ recuperabile.

7.....alternative? molte....fotovoltaico obbligatorio sopra i tetti delle case e capannoni, e gia’ il civile verrebbe coperto( un cliente produce 250 KWH solo con i pannelli del suo capannone, abbastanza per 25 famiglie) Costa? andatevi a vedere i casi di smantelllamento di centrali nucleari e poi capirete cosa vuol dire costo. Abbiamo mandato via a calci nel didietro un certo Rubbia( non è un politico lo stupidotto!), progettista del solare termodinamico. La Spagna gliene ha commissionate 11......dove le mettiamo? i deserti africani non sono lontani, produrrebbero energia tutto l’anno, darebbero sviluppo a quelle regioni(energia=vita, energia= no conflitti), come si costruiscono gli oleodotti si costruiscono anche gli elettrodotti.

8........e comunque una maggiore disponibilita’ di energia non ci salverebbe dal nostro destino, giusto per capire di cosa stiamo parlando. Il petrolio rappresenta solo il 55% dell’energia, il resto serve per produrre fertilizzanti e quindi agricoltura intensiva(e ancora è ampiamente insufficente alla popolazione mondiale), farmaceutici, materiali high tech, trasporti( un airbus 380 a energia solare la vedo dura). All’inizio secolo eravamo 2 miliardi, con il petrolio siamo diventati 7 in meno di 100 anni. Infine, il picco di estrazione del petrolio, dati ufficiali IEA, è arrivato nel 2006, quindi vuol dire che siamo gia’ in fase calante, qindi vuol dire che non c’eè piu’ tempo di fare niente, quindi vuol dire che quando Hubbert profetizzo ,nel 1954, il picco per i pozzi usa nel 1970, si sarebbe dovuto, invece di scatenare guerre in giro per il globo per la supremazia energetica, cominciare ad investire gia’ da allora in energie alternative. Dulcis in fundo, la IEA ci dice che nei prossimi 4/5 il mondo si trovera’ a fronteggiare una crisi energetica strutturale, a cui sara’ ben difficile rimediare...

Intervista al prof. Luigi Sertorio, docente di Ecofisica a Torino (allievo di Amaldi, per anni consultant a Los Alamos, direttore scientifico per la NATO, autore di 90 pubblicazioni e diversi saggi sul tema del nucleare...):

Quindi Trozzi il rapporto che ho citato sono chiacchere da bar . Vedo che cambiano le persone ma non cambia lo stile . E bravo Ettore.

mi pare che fai un po’ di confusione. Hai dei dati scientifici più attendibili di quelli che ti sono stati forniti e che sono confermati da ricerche condotte anche nel Regno Unito? Portando avanti il discorso che fai tu bisogna eliminare tutti i motori a scoppio e diesel, i forni a microonde e molto, molto di più. Mi sembra un atteggiamento disfattista. Dato che invece sembri concordare sulla stupidità della via nucleare unisciti a chi la vuole contrastare con il referendum, unico strumento che ci rimane per contrastare l’indifferenza, la stupidità e la corruzione (che attende alimento dall’enorme flusso di denaro connesso alla realizzazione delle centrali atomiche). 

Cara Helen, non condivido la tua posizione, ma la rispetto. Ti chiedo di rispettare la posizione della maggioranza andando a votare al referendum. Così sapremo se gli italiani hanno cambiato davvero idea rispetto all’87

Ragazzi ,devo dire che a ragionare con voi ci vuole della calma e gesso .No so chi me lo fa fare .

Evito le diatribe interpersonali fra i commentatori, alcuni dei quali riconosco esperti, altri no. Fra questi ultimi mi spiace aggiungere l’autrice del l’articolo. Infatti non sa sono gli impianti CSP (centrali solari a concentrazione). Le consiglio di informarsi su internet alla voce "Desertec". Il progetto, usa lo 0,3% del deserto del sahara, entro il 2050 fornirà da 500 a 700 twh/anno di energia, ovviamente pulita, che sarà usata per i paesi nordafricani coinvolti sia come energia elettrica, che per fornire acqua dolce. Il tutto con un costo inferiore a 0,05 centEuro/kWh e con una erogazione sia di giorno che di notte. Ovviamente tramite linee di trasporto a CC sottomarine porterà la gran parte restante di energia all’Europa (si stima il 15 % del consumo attuale). Non è un sogno, dato che partecipano al progetto Siemens, EOn, Deutsche Bank, Munich Re, e guarda caso ENEL Green Power, Terna ed altri.

Helen prima di definire l’uranio come il "combustibile del futuro" avresti potuto leggere il mio articolo " Entro il 2050 l’uranio sarà esaurito", pubblicato non più tardi di quattro giorni fa. E comunque, il piatto dei tuoi pro non basta a bilanciare quello dei contro.

Ettore non volevo criticare tutti gli argomenti che portano ad una scelta contro il nucleare .

http://www.agoravox.it/Entro-il-205...

Avevo già scritto dell’Uranio fissile U235 0,7% e dell’Uranio fertile U238 99,3%; del Torio Th232 fertile anche. Ma qua si nasce già "imparati". L’ing Giorgio Prinzi del C.I.R.N.-Comitato italiano Rilancio Nucleare http://www.ilmovimentodopinione.it/... SODDISFACIMENTO DEI FABBISOGNI FUTURI CON LA FONTE NUCLEARE Reattori provati Con le attuali tecnologie che utilizzano l’isotopo fissile 235 dell’Uranio, che rappresenta in media lo 0,7% dell’elemento presente in natura, la fonte nucleare è in grado di soddisfare gli attuali ritmi di domanda per alcune decine di anni, con una durata omologa a quella prevista per gli idrocarburi. Reattori veloci autofertilizzanti Utilizzando anche la rimanente aliquota dell’Uranio, l’isotopo fertile 238 che nei reattori surgeneratori si trasforma in plutonio fissile per cattura neutronica, sarebbe possibile soddisfare gli attuali ritmi della domanda energetica per un periodo valutato in ventimila anni. Vi sono già potenziali riserve di plutonio derivanti dal riconfezionamento delle testate nucleari in grado di soddisfare, se destinate ad usi civili di elettrogenerazione, i fabbisogni di alcuni secoli. Tecnologia del Torio Utilizzando come combustibile nucleare il "Torio", un elemento fertile che per cattura neutronica si trasforma nell’isotopo fissile "233" dell’Uranio la domanda energetica potrebbe venire soddisfatta per un tempo classificabile come infinito nella dimensione umana. Il Torio si trova infatti in natura con un’abbondanza relativa simile a quella del piombo. Ed ora saputelli mettetevi il peak sapete dove?

La TV franco-tedesca ARTE e la TV svizzera RSI hanno trasmesso nel 2010 questo inquietante documentario sui rifiuti dell’industria e degli armamenti nucleari.

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui

Dipinsi un quadro e lo mostrai a mia madre. Lei disse: "Suppongo che sia bello" Così ne dipinsi un altro, tenendo il pennello tra i denti. "Guarda mamma, senza mani. E lei disse: "Suppongo che verrebbe apprezzato da qualcuno che sapesse il modo in cui lo hai dipinto e fosse interessato alla pittura. Io non lo sono". Suonai un assolo di clarinetto del concerto per (...)

Non c’e molto da dire: basta uscire dal concetto di "Centrale" e adottare il concetto di (...)

La TV franco-tedesca ARTE e la TV svizzera RSI hanno trasmesso nel 2010 questo inquietante (...)

http://www.agoravox.it/Entro-il-205... Avevo già scritto dell’Uranio fissile U235 0,7% e (...)

Ettore non volevo criticare tutti gli argomenti che portano ad una scelta contro il nucleare . (...)

Paolo, anche per l’Uranio però siamo dipendenti dall’estero. In Europa, come ben sai, la (...)

Helen prima di definire l’uranio come il "combustibile del futuro" avresti potuto leggere il mio (...)

AgoraVox utilizza software libero: SPIP, Apache, Ubuntu, PHP, MySQL, CKEditor.

Chi siamo / Contatti / Avvertenze legali / Protezione dei tuoi dati personali / Regole della moderazione