Una polemica che non sembra spegnersi, quella nata in merito anche ai costi per la realizzazione del progetto dell'amministrazione Stasi atto ad ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu
CORIGLIANO-ROSSANO – Le polemiche, in questa estate appena iniziata, non finiscono a Co-Ro, anzi si intensificano proprio come il caldo che attanaglia la città in questi giorni. Oggetto di discussione tra opposizione e maggioranza è l’iniziativa "Spiagge libere, sicure e senza barriere", progetto che rientra nel percorso intrapreso dall’amministrazione Stasi per ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu.
I consiglieri di minoranza non si fanno attendere e con dati alla mano, attraverso un comunicato stampa, firmato da Madeo (Azione), Scarcello e Scorza (Italia al Centro), Adele Scorza (Coraggio di Cambiare), snocciolano numeri in merito al progetto e quindi all’investimento fatto, ad esempio, per l’acquisto delle infrastrutture e il servizio di salvataggio, necessari per la spiaggia comunale di Corigliano-Rossano.
«Si assumono 12 unità lavorative come bagnini, part time a 5 ore al giorno per coprire un servizio di 8 ore, con 2 coordinatori, che guardano i bagnini che guardano la spiaggia, per 200 mt di arenile. L'aumento delle unità lavorative per il frazionamento delle ore incrementa inutilmente i costi di gestione e pone un serio problema di legittimità - affermano i consiglieri - Oltre il danno, infatti, c'è la beffa, perché la spiaggia non rispetterebbe neanche le misure di sicurezza minime previste dalla guardia Costiera».
«Lart. 7 dell'ordinanza n. 32/22, trasmessa dalla Capitaneria di porto di Corigliano-Rossano, prevede che ci sia un bagnino ogni 80 mt di costa, per 12 ore al giorno, che per tutto il mese di luglio non verrebbero garantiti. In tutto questo non si prevede neanche l'assistenza fisica per i ragazzi diversamente abili, aspetto ancora più necessario per una spiaggia veramente senza barriere architettoniche che punta alla reale integrazione – continuano i consiglieri di opposizione - quindi si spendono 40 mila euro per una spiaggia non a norma, per tutto il mese di luglio, per assumere 12 bagnini part time, senza una assistenza fisica specifica per i nostri cittadini diversamente abili che saranno costretti a chiedere un sostegno ad amici e parenti rinunciando alla totale indipendenza».
Sotto lente di ingrandimento quindi, costi ed efficienza/efficacia dell’iniziativa.
L’amministrazione Stasi dal canto suo, difende a spada tratta il progetto, attraverso le dichiarazioni dell’assessore alle Politiche sociali, Alessia Alboresi, che amareggiata, riportiamo testualmente dalla nota stampa, difende l’iniziativa ideata e realizzata dal comune di Co-Ro che ha come obiettivo, molto caro all’amministrazione, tra gli altri, quello di rendere accessibile alle persone con disabilità, le spiagge comunali : «I contenuti delle stesse (polemiche) sono menzogneri, sia perché riteniamo l'abbattimento delle barriere e l'accoglienza sulle spiagge pubbliche per i diversamente abili una conquista, collettiva, di civiltà e libertà. Un primo passo doveroso verso la normalità di una grande Città di mare – afferma l’assessore - un mare che abbia barriere è un ossimoro: una spiaggia che non possa essere frequentata dalla totalità della cittadinanza è una sconfitta. Era, ed è, doveroso dare la possibilità anche ai diversamente abili di vivere il mare e la spiaggia in sicurezza, dotandosi, perciò, delle consulenze di professionisti e di tutte le infrastrutture necessarie (che peraltro rimarranno nei beni dell'ente): che, parrà incredibile, hanno costi».
«Infatti – continua l’assessore - rientrano il servizio di salvataggio e l'abbattimento delle barriere architettoniche, con spiagge libere attrezzate per i diversamente abili. Non solo quindi parametri strettamente ambientali, lo chiarisco a beneficio dei tanti che si sono scandalizzati ritenendo tale aspetto slegato dal prestigioso vessillo», conclude Alessia Alboresi, riferendosi alla Bandiera Blu.
Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive
Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.
Noi e alcuni partner selezionati utilizziamo cookie o tecnologie simili come specificato nella cookie policy. Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie chiudendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina, interagendo con un link o un pulsante al di fuori di questa informativa o continuando a navigare in altro modo.